Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la mia newsletter di inizio settimana, in cui segnalo alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto: l’ultima con paesaggio innevato della stagione, penso.
La scuola è cambiata
ChatGPT sta cambiando la scuola di Nadir Manna, Il Post
Una bella panoramica su come la scuola si sta adattando alle IA generative. ChatGPT ha combiato la situazione, sia per i e le docenti sia per studenti e studentesse. Il bello dell’articolo è che fotografa il cambiamento, senza facili condanne ma anzi presentando le potenzialità di questa tecnologia.
Quello che manca, ed è un peccato, è anche solo un accenno ai Disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia e discalculia.
Lo scudo anti-antisemitico
Trump’s Jewish Cover Story di Yair Rosenberg, The Atlantic
Quanto è sincero l’impegno di Donald Trump per la protezione delle persone ebree? Ovviamente poco, ma direi che non significa granché: Trump non è certo il primo politico opportunista. Più interessante, e inquietante, capire a cosa serve questo scudo: ridefinire l'America come nazione esclusiva. Nella quale non è detto che le persone ebree siano le benvenute (cosa della quale alcune di loro sono consapevoli).
Il titolo non è tutto
Quello che servirebbe per fermare i femminicidi1 di Annalisa Camilli, Internazionale
Un bell’articolo sui recenti femminicidi, sull’inefficacia delle misure repressive e della retorica sulla famiglia tradizionale, sulla necessità di intervenire anche e soprattutto a livello culturale. Ho tuttavia qualche dubbio sul titolo che, anche tenendo conto dello spazio che è appunto quello di un titolo, mi pare semplificare un po’ troppo il tema con quel perentorio “fermare i femminicidi”.
Il vuoto dell’adolescenza
“Adolescence” non è un capolavoro di Irene Graziosi, Lucy
Continuo a non aver ancora visto Adolescence, ma questa recensione mi ha incuriosito molto, non tanto per la parte più cinematografica – ridimensionando i tanto osannati piani sequenza –, piuttosto per quella culturale. “Dio ci scampi da coloro che invece di raccontarci una storia vogliono spiegarci il mondo. La spiegazione è sempre moralistica, la buona storia non lo è mai”.
Link accessibile: archive.is/LlfLJ,