Quattro storie interessanti con cui iniziare la settimana
Una newsletter speciale per il lunedì mattina
Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa non è un’edizione normale della mia newsletter settimanale, ma un’idea per recuperare un po’ di tempo perso con la sospensione della newsletter: segnalare alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto: panorama di nebbia.
Il battito di un gabbiano…
The butterfly effect: this obscure mathematical concept has become an everyday idea, but do we have it all wrong? di Milad Haghani, The Conversation
Ecco una cosa che non sapevo: in origine a provocare un tornado in Texas non era il battere delle ali di una farfalla, ma di un gabbiano. Poi il meteorologo Edward Lorenz vide che i grafico di quello che oggi conosciamo come “attrattore di Lorenz” aveva la forma di una farfalla e decise di cambiare animale – con una immagine molto più poetica che certamente ha contribuito alla popolarità della teoria del caos. Che – come spiega Haghani – non significa “casuale”: i sistemi caotici sono deterministici, seguono regole fisse; solo che queste regole sono molto sensibili alle condizioni iniziali e un minimo cambiamento può portare a grandi differenze. Il che non significa che ogni battito d’ali di farfalle brasiliane provochi un tornado da qualche parte nel mondo…
Una piccola storia woke
La storia dei mattoncini Lego “accusati di omofobia” non è proprio com’è stata raccontata di Simone Fontana, Facta
È uno dei tanti, troppi casi di “deliri woke” che in realtà non lo erano: il copione è più o meno sempre lo stesso, con la condivisibile denuncia di qualcosa di vergognoso che però, andando a verificare i fatti, non è mai avvenuto o è qualcosa di certamente criticabile ma non così fuori di testa come sembra (i dettagli della storia li lascio all’articolo di Fontana).
Sull’identitarismo alla base di quello che viene chiamato woke si possono fare tante critiche sensate, perché inventarsi cose assurde? Banalmente perché tanto chi crede che il woke sia la fine della civiltà occidentale si ferma alla scandalizzata denuncia e annuisce soddisfatto; chi invece una qualche sensibilità al tema ce l’ha, verifica, scopre che il caso è inventato o ingigantito e annuisce soddisfatto all’idea che gli altri siano dei deficienti.
Southport
The Southport attack wasn’t ideologically motivated; the misinformation around it is di Michael Marshall, The Skeptic
Vi ricordate l’accoltellamento di Southport, con la morte di tre bambine e il ferimento di altre dieci persone? E ricordate i disordini che ne sono seguiti alimentata da varie fantasie di complotto sull’identità dell’autore e le sue motivazioni, perché ovviamente non poteva che trattarsi di terrorismo islamico da parte di un immigrato appena arrivato?
In questo articolo non solo si ricostruisce la vicenda, e in particolare il ruolo dei social media, ma si evidenzia quello che verosimilmente è l’elemento scatenante di questo come di altri episodi violenti: il disagio mentale. Non credo tuttavia che valga la pena insistere su questo punto: dubito si andrebbe verso una migliore presa a carico di problemi psichici.
Una breve (più o meno) storia di Netflix
Casual Viewing. Why Netflix looks like that di Will Tavlin, n+1
Dalle origini, quando Netflix era un servizio di noleggio che fondamentalmente usava i clienti come deposito di DVD, ai giorni nostri, con la produzione di film che, essenzialmente, nessuno guarda davvero e nessuno da davvero quanto vengono guardati. Perché nel sistema costruito da Netflix, grazie all’abbonamento mensile non ci sono fallimenti; ma non ci sono neanche successi: solo TNM, ovvero il Typical Netflix Movie che è fondamentalmente un rumore di fondo delle nostre vite.
Buon giorno, ho letto con interesse l'articolo riguardante la questione "lego". Pretto che sono un meccanico di formazione e (probabilmente) di mentalità antica data l'età. Da sempre uso termini come accoppiamento per indicare cose che si accoppiano e "maschio" e "femmina" per oggetti che si compenetrano come: alberi e fori; spine elettriche; chiavette e mille altre diavolerie meccaniche, compresi i mattoncini. Tra parentesi ai miei tempi esistevano manuali tecnici che riportavano le varie traduzioni degli oggetti presenti negli spaccati o parts list. Detto questo, il problema non mi sembra lessicale, mi sembra che sia davvero (da entrambe le parti) "un canto del cigno". Lo è dalla parte dei progressisti (in cui credevo di militare) e dei conservatori (fascisti?). Allora mi faccio questa domanda: il "globalismo" (pensato dal capitalismo per interesse e dal marxismo come ideologia) ha prodotto la globalizzazione dei popoli; evidenziando che l'occidente non è l'umanità e i popoli non vogliono essere occidentali? Maha chissà ....