Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la 18ª edizione della mia newsletter. Oggi parliamo dei vantaggi di essere bassi, di Ratzinger e di Tetris.
Ma prima una foto, una panoramica scattata pochi giorni fa ad Airolo; ingrandendo si vede un Passo del San Gottardo che pare pronto per la riapertura estiva…
… ma siamo a gennaio; sul caldo anomalo di questi giorni c’è un bell'articolo del Post, con dati e qualche spiegazione. Il primo pensiero che viene a tutti1 è: “il riscaldamento globale!”. Molto probabilmente è così, ma abbiamo a che fare con fenomeni complessi e credo sia necessario resistere alla tentazione di semplificarli.
L’ufficio federale di meteorologia e climatologia svizzero ha fatto una serie di tre approfondimenti sul vortice polare che devo ancora leggermi bene ma che ho trovato ricchi di informazioni utili e interessanti. Ecco i link: uno, due e tre.
Alti e bassi della vita
Questa edizione della newsletter esce il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Quanto erano alti Gaspare, Baldassarre e Melchiorre?2 Forse qualche vangelo apocrifo precisa la loro altezza, ma sono sicuro che fossero alti visto che tutti i personaggi importanti ce li immaginiamo così, alti. Le cose importanti e positive sono sempre in alto, osservavano George Lakoff e Mark Johnson nel loro fondamentale Metafora e vita quotidiana. Ma è bello anche essere bassi, come ha scritto Mara Altman in un articolo di opinione pubblicato dal New York Times e intitolato There Has Never Been a Better Time to Be Short.
L’articolo è una brillante apologia dell’essere bassi o quantomeno mostrando quanto sia relativa l’idea che essere alti sia una cosa positiva. Possiamo sorridere pensando alle cose da prendere negli scaffali alti, ma il resto sono pregiudizi che possiamo anche cercare di superare, visto che portano molti genitori a somministrare ormoni della crescita per risolvere un “problema” dei loro figli che in realtà è in problema della società.
L’articolo ha un unico difetto: è scritto per un pubblico americano quindi dà le misure in piedi anziché in metri e centimetri, costringendo a conversioni per capire quanti sono i “five feet” dell’autrice. Ma a parte questo, una lettura che (nonostante i miei 186 cm) ho apprezzato molto.
Un piccolo aneddoto: parlando, con ironia, di come l’evoluzione spesso premi i corpi più piccoli perché consumano meno risorse, Mara Altman scrive che accoppiarsi con persone basse potrebbe salvare il pianeta: “Abbassare l'altezza minima per i potenziali partner sul vostro profilo di incontri è un passo verso un pianeta più verde”. È una delle varie idee messe lì per ribaltare un po’ di pregiudizi, ma c’è chi l’ha presa sul serio denunciando una presunta follia ecologista. Ma alla fine devo ringraziarli: mi sono ritrovato quella frase su Twitter e così ho scoperto questo interessante articolo.
Varie ed eventuali
Contro Ratzinger
È morto il papa emerito Benedetto XVI e sono andato a cercare, nella mia biblioteca, i due libricini “Contro Ratzinger” e “Contro Ratzinger 2.0” pubblicati da ISBN. Non li ho trovati, ma il punto non è il disordine con cui archivio i libri, piuttosto l’impegno che una parte del mondo laico ha dedicato a criticare – secondo me a ragione, per quanto forse non sempre con i modi più appropriati – ogni cosa che Benedetto XVI diceva o faceva. Di converso, Papa Francesco mi pare criticato soprattutto all’interno del mondo cristiano e sostanzialmente ignorato dal mondo laico. Qualcosa vorrà dire, ma non so bene cosa.
Forse abbiamo un problema di fact checking
Si parla tanto di fake news, ma forse dovremmo preoccuparci anche del fact checking che talvolta fa più danni di una notizia falsa, nel rendere difficile un’informazione meritevole di fiducia. Sul blog anni fa avevo citato un caso curioso: si rimproverava a un consigliere federale di aver firmato un memorandum con la Cina e si rispondeva che non era vero, il documento era stato firmato da due funzionarie. Oggi si aggiunge un altro caso che mi pare sfiorare il ridicolo: il titolo di studio di Giorgia Meloni.
Storie di Tetris
Penso che tutti conoscano Tetris.3 Tuttavia penso che non tutti conoscano la storia di questo videogioco e solo chi ha già ascoltato questo episodio del podcast Mirabilia conosca l’incredibile storia della campionessa mondiale di Tetris.
Questa edizione della newsletter finisce qui; se vi è piaciuta potete consigliarla o condividerla con altre persone…
… e volendo potete anche fare una piccola donazione:
Ci leggiamo tra sette giorni.
Inclusi quelli che negano che esista una crisi climatica, visto che alcuni li vedo belli attivi sui social media a dire che le mappe colorate di rosso significano poco.
E perché solo il povero Gaspare non ha una doppia erre all’ultima sillaba?
O meglio Тетрис visto che l’immagine del gioco è sempre stata legata alla Russia.
Grazie :)