Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la 117ª edizione della mia newsletter settimanale di segnalazioni – che trovate anche nel numero extra del lunedì – e riflessioni.
Oggi parlo di gatte e Tac, di titoli trumpiani e di guida autonoma.
Ma prima una foto: un tunnel arcobaleno.1
La vergine cuccia e la gatta Athena
È forse la notizia meno notizia di questi giorni, ma del resto questa newsletter non fa informazione: un radiologo di Aosta, preoccupato per la sopravvivenza della sua gatta caduta dal balcone, l’ha portata nell’ospedale dove lavora e le ha fatto una Tac. Come ha scritto lui stesso in una lettera – riporto il testo da La Stampa, il tutto è avvenuto “quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura”.
La miscela di animali carini e coccolosi, sanità pubblica e politica (la moglie del medico è senatrice) è praticamente la ricetta perfetta per discutere o – se la discussione avviene su un social media a caso – per litigare insultandosi a vicenda mentre si auspica il carcere a vita o una medaglia al radiologo.
Personalmente, chiuderei la vicenda con un richiamo ufficiale al medico (e gli farei pagare le spese generate dall’operazione, cosa che si è proposto di fare), visto che alla fine non ci sono stati disservizi ai pazienti.
Tuttavia, l’auspicare questa soluzione pragmatica non esclude qualche riflessione generale.
È stato un caso di disobbedienza civile? Direi di no: il radiologo ha trasgredito consapevolmente una norma ed è disposto ad accettare le conseguenze delle sue azioni, ma il suo scopo non era denunciare l’ingiustizia della legge. Visto che ha salvato la vita di un altro essere vivente, per quanto non umano, non credo si possa dire che ha agito per interesse personale, ma le sue motivazioni erano personali: ha fatto la Tac alla sua gatta per salvarle la vita, non l’ha fatta a un animale qualsiasi perché secondo lui sarebbe giusto usare i macchinari diagnostici per tutti gli esseri viventi indipendentemente dalla loro specie.
La sua azione era comunque giustificata? La vita in pericolo della gatta potrebbe essere uno di quei “casi di necessità” che rende non punibili i reati, tipo guidare senza patente per portare una persona in ospedale?2 L’ipotesi mi pare già più sensata. Aggiungo però che l’uomo che ha fatto la Tac alla sua gatta non era una persona qualsiasi, ma un medico e, in quanto medico, ha doveri diversi dal resto della popolazione, soprattutto per quanto riguarda l’equità delle cure. È normale che, di fronte a un gruppo di persone che rischia di annegare, si cerchi di salvare prima il proprio figlio; se però sei un soccorritore, sei tenuto a essere imparziale e salvare prima chi è più in difficoltà.
Mi sento insomma di concludere che il radiologo ha approfittato della sua posizione per motivi personali, per quanto – ripeto – non credo meriti punizioni particolarmente severe. C’è tuttavia un altro aspetto interessante: il tutto è avvenuto all’Ospedale Parini di Aosta e benché si parli del chirurgo Umberto Parini, a me è venuto in mente il poeta illuminista Giuseppe Parini e il suo poema Il giorno. Si tratta di una deliziosa satira della giornata tipo di un giovane aristocratico milanese.
Uno dei momenti più noti riguarda la vergine cuccia, vicenda che dovrebbe segnare l’insensibilità morale dell'aristocrazia settecentesca. La vergine cuccia è la cagnolina di famiglia che morde la gamba di un anziano e fedele servo. L’uomo reagisce in maniera istintiva con un calcio e per questo viene licenziato, cadendo in disgrazia.
Ecco il testo:
[…] Or le sovviene il giorno,
ahi fero giorno! allor che la sua bella
vergine cuccia de le Grazie alunna,
giovenilmente vezzeggiando, il piede
villan del servo con l’eburneo dente
segnò di lieve nota: ed egli audace
con sacrilego piè lanciolla: e quella
tre volte rotolò; tre volte scosse
gli scompigliati peli, e da le molli
nari soffiò la polvere rodente.
Indi, i gemiti alzando: Aita, aita,
parea dicesse; e da le aurate volte
a lei l’impietosita Eco rispose:
e dagl’infimi chiostri i mesti servi
asceser tutti; e da le somme stanze
le damigelle pallide, tremanti,
precipitare. Accorse ognuno; il volto
fu spruzzato d’essenze a la tua dama;
ella rinvenne alfin: l’ira, il dolore
l’agitavano ancor; fulminei sguardi
gettò sul servo, e con languida voce
chiamò tre volte la sua cuccia: e questa
al sen le corse; in suo tenor vendetta
chieder sembrolle: e tu vendetta avesti,
vergine cuccia de le Grazie alunna.
Riguardando i riassunti del poema, ho notato che la giornata del giovin signore inizia – a seconda degli umori e della preoccupazione per la linea – con una tazza di caffè o di cioccolata. Un piacere che non è per nulla rovinato, anzi, dalla consapevolezza dei popoli sterminati o sfruttati affinché gli europei possano godere di questi prodotti.
Non vorrei chiudere con toni troppo moralistici, ma tra Tac a gatte di famiglia e l’indifferenza che dedichiamo alle denuncie delle condizioni di lavoro (ma forse sarebbe meglio parlare di schiavitù) di chi in Cina realizza i vestiti che acquisitamo online a basso prezzo – direi che siamo tutti giovin signori.
In poche parole
L’altro giorno ho sentito, durante un radiogiornale, un professore di diritto internazionale cercare, con un certo imbarazzo, di commentare la proposta di Trump di deportare3 due milioni di palestinesi da Gaza. Perché quella proposta, dal punto di vista del diritto internazionale, è semplicemente una assurdità. Come sono assurde molte delle (per quanto non tutte le) iniziative di Trump: sono minacce, rese credibili dalla sua sregolatezza, con cui cerca di ottenere altro.
Non ha senso discutere del merito, ignorando il contesto. La BBC lo ha capito, pubblicando un articolo dal titolo che (sostitendo il riferimento a Gaza con il tema del giorno) potrebbe diventare il sempreverde dei prossimi anni: Trump's Gaza plan won't happen, but it will have consequences.
Sempre sui titoli delle notizie riferite a Trump, qualche giorno fa John Gruber notava come si dovrebbe scrivere sempre “Trump ha detto che X”, perché l’unica cosa certa è, appunto, il fatto che lui l’abbia detta.
Qual è il più grande successo di DeepSeek, l’intelligenza artificiale “economica” cinese che ha scompigliato le carte in un settore che pareva controllato da grandi aziende con grandi risorse? L’aver mostrato al mondo che non esiste solo ChatGPT. Perché di modelli alternativi ce ne sono diversi (io sono ad esempio un utente soddisfatto di Claude.ai, ma ci sono anche Gemini di Google e Mistral, per citare i primi due che mi vengono in mente), ma sono conosciuti da una minoranza di utenti. DeepSeek, con tutta l’attenzione mediatica che ha ottenuto, è riuscita a imporsi.
In pochissime parole
L’economia statunitense è cresciuta molto negli ultimi trent’anni. Tutto il resto (che potremmo riassumere come “qualità della vita”), no.4
A che punto è l’auto a guida autonoma? A un buon punto, ma direi che anche il mio terzogenito, che deve ancora iniziare le elementari, dovrà fare la patente.
Marcescenza, una brutta parola ma solo in italiano.
Un banale gioco per bambine e bambini; ogni riferimento all’attualità è un puramente casuale.
Ammesso che non fosse possibile chiamare un’ambulanza.
E questa volta non è un falso amico.
Link accessibile: archive.is/sUGwD.
Mi fa piacere che il tuo punto di vista sia sovrapponibile al mio.