Cinque storie interessanti con cui iniziare la settimana
Una newsletter speciale per il lunedì mattina
Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è non è un’edizione normale della mia newsletter settimanale, ma un’idea per recuperare un po’ di tempo perso con la sospensione della newsletter: segnalare alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto: Soletta.
Segnali involontari
'I got death threats when men thought I put feminist gesture in video game' di Jean Mackenzie, BBC
Penso che la storia del saluto fascista – non chiamatelo “romano” visto che nell’Antica Roma verosimilmente non c’era nulla del genere – di Elon Musk sia sufficientemente nota e fin troppo dibattuta.1
La storia che voglio segnalare è infatti un’altra: riguarda sempre un gesto con un significato, ma questa volta davvero involontario.2 In Corea del Sud è infatti accaduto che in un fotogramma di un video di anteprima di un videogioco, un personaggio femminile avvicinasse indice e pollice, ricordando un gesto che una decina di anni fa era stato usato da una associazione femminista sudcoreana per deridere le dimensioni del pene.
Il risultato è stata una campagna d’odio online, con tanto di minacce di stupro (che evidentemente nella testa di alcuni sono meno problematiche di un “ce l’hai piccolo”) e richieste di licenziamento. E questo non è che un piccolo esempio di quel che può succedere quando qualcosa può essere vagamente riconducibile al femminismo.
Due storie di pseudoscienze
The anti-fluoridation movement is born of public health mistrust and misinformation di Elissar Gerges, The Skeptic
Placebo surgery: why performing fake operations doesn’t actually help anyone di Mike Hall, The Skeptic
Mi riconosco molto nell’approccio della rivista britannica The Skeptic, sintetizzato nel motto “Reason with Compassion”. Atteggiamento che credo si veda bene nel primo articolo, dedicato ai movimenti di protesta contro la fluorazione dell’acqua potabile: non solo si racconta perché aggiungiamo il fluoro (per proteggere i denti di tutta la popolazione) e perché è sicuro farlo, ma si prendono anche sul serio le obiezioni dei contrari, senza ridicolizzarle come molto spesso capita.
Lo stesso avviene con il secondo articolo, e qui lo sforzo è devo dire notevole perché la vicenda è davvero surreale. Capisco che una persona possa temere gli effetti negativi di una sostanza aggiunta all’acqua del rubinetto – meno che si aupichino interventi chirurgici finti.
La questione è semplice: per valutare la reale efficacia di alcuni interventi chirurgici, ad esempio per lenire dolori cronici, si praticano i cosiddetti “interventi placebo”. Ricoveri la persona, la anestetizzi, pratichi le incisioni ma poi non fai niente, così confrontando i risultati con chi ha subito l’intervento completo sei sicuro di poter attribuire i benefici all’operazione chirurgica. E in alcuni casi si vede che non ci sono differenze significative. La conclusione ovvia è che quell’intervento è inutile e dovremmo smettere di praticarlo. La conclusione meno ovvia, ma incredibilmente presente, è: continuiamo a farlo nella versione placebo, ti anestetizziamo e buchiamo ma senza fare nulla!
I tipi grossi come te mi piacciono perché quando cascano fanno tanto rumore
Finalmente in rete l'energia prodotta dal reattore EPR di Flamanville di Aldio Piombino
Why large projects fail. Especially Renewable Energy di Alice Friedemann
La Francia ha finalmente una centrale nucleare EPR, sigla che sta per reattore nucleare europeo ad acqua pressurizzata. La costruzione era iniziata nel 2007 e doveva essere conclusa nel 2014 – ma di questo parliamo meglio dopo, perché l’articolo di Aldio Piombino si sofferma su un altro aspetto: la sensibilità delle centrali nucleari al cambiamento climatico. Che uno dice ma come, vanno a uranio cosa gli importa de fa caldo o freddo? Il problema è che le centrali nucleari hanno bisogno di molta acqua, e quindi cosa facciamo con i fiumi in secca e i livelli dei mari instabili?
Tornando ai ritardi, e all’aumento dei costi, nella costruzione della centrale francese. Non è un problema solo del nucleare, ma anche di grandi dighe, di infrastrutture ferroviarie, di Giochi olimpici. Insomma di grandi progetti e solo l'8,5% dei grandi progetti rispetta budget e tempistiche, e un misero 0,5% mantiene anche le promesse sui benefici attesi. Perché? Nell’articolo di Alice Friedemann – sul quale ho qualche dubbio per quanto riguarda le conseguenze –, si citano diversi fattori, ma il più interessante secondo me è che banalmente i grandi progetti si fanno una volta sola. Se vuoi costruire un muro ti rivolgi a una persona che da anni costruisce muri e che conosce tutti i possibili imprevisti; ma se vuoi costruire il più grande muro mai costruito finora, non hai a disposizione una persona che da anni costruisce i più grandi muri mai costruiti finora.
Sì, sono convinto che il braccio teso di Musk non sia stato un incidente, bensì un modo per mandare in sollucchero gli ammiratori di estrema destra e, sfruttando l’ambiguità del “vi ringrazio dal mio cuore”, potersi smarcare denunciando la faziosità dei media.