Tre storie interessanti con cui iniziare la settimana
La newsletter del lunedì mattina
Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la mia newsletter di inizio settimana, in cui segnalo alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto:
Lezioni dal blackout
Le fonti di energia rinnovabili hanno avuto un ruolo nell’enorme blackout in Spagna? di Il Post
Blackout in Spagna e Portogallo: ecco cosa è successo di Luca Carra, ScienzaInRete
Non è ancora chiaro come sia iniziato, il blackout che il 28 aprile ha colpito Spagna e Portogallo. Ma abbiamo varie indicazioni sul contesto che – come spiegano con dettagli anche tecnici i due articoli – riguarda sostanzialmente una rete elettrica molto sensibile alle oscillazioni che sono più probabili, con le fonti rinnovabili.
Come spesso in situazioni del genere, possiamo dire che la causa è la rete elettrica (e quindi pensare di adattarla) oppure che la causa sono l’eolico e il solare (e pensare di abbandonarli per tornare alle fonti fossili). Delle due letture, spero prevalga la prima.
Pregiudizi e realtà
Elon Musk’s Grok AI Has a Problem: It’s Too Accurate for Conservatives di AJ Dellinger, Gizmodo
Meglio dirlo subito: questo articolo è solo un pezzo di un più ampio discorso su pregiudizi e IA che a sua volta si inserisce nell’ancora più ampio tema dell’oggettività della conoscenza. Però è divertente, vedere come l’intelligenza artificiale di Musk, quella sviluppata per non essere politicamente corretta e non avere i pregiudizi della sinistra progressista, stai deludendo i conservatori – perché fornisce risposte basate sui fatti che contraddicono le loro convinzioni.
Il prezzo diseguale della crisi climatica
L'impatto della crisi climatica sulle persone con disabilità di Carmela Cioffi, A fuoco
Di fronte a una catastrofe naturale, quando è più alta la mortalità delle persone con disabilità? Confesso che non mi aspettavo che fosse di quattro volte maggiore, ma quello che più mi ha colpito è rendermi conto che non è inevitabile che sia così. Parliamo infatti di una vulnerabilità costruita socialmente, legata alle carenze nella pianificazione inclusiva, nelle informazioni accessibili e nei sistemi d'allerta.