Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la mia newsletter di inizio settimana, in cui segnalo alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto:
Sostiene Quammen
La medicina deve riscoprire Darwin: conversazione con lo scrittore David Quammen di Sergio Pistoi, Univadis
David Quammen ha avuto fortuna: mentre tutti si chiedevano come fosse possibile che un virus dei pipistrelli causasse una pandemia, lui aveva già pubblicato la risposta nelle seicento pagine del suo Spillover. Poi intendiamoci: è una fortuna che Quammen si è costruito facendo un lavoro pazzesco e soprattutto è una fortuna meritata perché unisce un notevole rigore scientifico a una invidiabile capacità narrativa.
In questa intervista spazia su vari temi, dalla preparazione dei medici a cosa ha significato, per lui abituato a documentarsi sul campo, non poter viaggiare durante la pandemia. E di quanto male ci stiamo preparando ad affrontare le prossime emergenze sanitarie, con gli Stati Uniti che indeboliscono i propri sistemi di sorveglianza e giocano alla roulette con l'influenza aviaria.
Perché è successo quello che è successo in Texas
In Texas region prone to catastrophic floods, questions grow about lack of warning di Paul Cobler, Texas Tribune
Dalle foto che ho trovato online, il fiume Guadalupa – almeno nella sua parte più alta – non sembra molto diverso dai fiumi che troviamo nelle valli prealpine. E in meno di un’ora si è ingrossato aumentando il livello del fiume di oltre 8 metri, una alluvione improvvisa che lo scorso fine settimana ha uccido decine di vittime.
Perché riporto questa notizia citando una testata texana della quale, prima di cercare informazioni, ignoravo l’esistenza? Perché questo articolo mi pare fare il punto con lucidità su quello che è accaduto, evitando la facile scorciatoia di dare la colpa ai tagli che il governo Trump ha fatto al National Weather Service (e magari andare a guardare per chi hanno votato nelle contee colpite). Il che non significa che quei tagli siano giusti o che l’emergenza sia stata gestita nel migliore di modi possibili, ma solo che questo incedente non è colpa di Trump.
Il saggio Cicerone
The Ciceronian Secret to Happiness di Arthur C. Brooks, The Atlantic
Mi sorprende sempre, vedere autori classici presi come riferimento contemporaneo: vero che praticamente tutti i problemi filosofici sono stati identificati e discussi nell’Antichità – il che non significa che non vi sia progresso, in filosofia, ma di questo magari ne parliamo un’altra volta –, ma solitamente ci si rifà ad autori moderni o contemporanei che hanno ripreso e aggiornato quelle idee.
Tuttavia, quando si parla di etica, gli autori ellenistici e romani vanno bene così come sono e questo articolo lo dimostra. Qual è, quindi, il segreto della felicità? Non considerare la felicità isolata dalle virtù come la giustizia e la saggezza. Anche quando rischi (letteralmente) la testa, come capitato a Cicerone, ma su questo speriamo che i tempi antichi siano davvero superati.
Sull'etica, gli antichi hanno tanto da dire e lo fanno con la libertà (e la semplicità non banale) di chi non deve confrontarsi con dio e con la sua morte.