Tre storie (e un appuntamento) interessanti con cui iniziare la settimana
La newsletter del lunedì mattina
Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la mia newsletter di inizio settimana, in cui segnalo alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto:
Ci vediamo su Marte?
La fantascienza è quel genere narrativo in cui sono le idee a essere protagoniste: più che la storia o i personaggi, quello che conta è come vengono sviluppati i concetti di viaggio nel tempo, di robot, viaggi interplanetari eccetera. Questa almeno la tesi di Renato Giovannoli in La scienza della fantascienza. Ma la fantascienza la possiamo anche guardare partendo dai luoghi e Marte è un luogo particolarmente interessante, partendo dalla mitologia e arrivando fino ai progetti (o sogni?) di colonizzazione da parte di qualche miliardario un po’ svitato.
Rapsodia marziana du Silvia Kuna Ballero fa questo: non parla tanto del pianeta Marte, ma dell’idea o meglio delle tante idee di Marte che abbiamo avuto. E l’autrice lo presenterà, insieme al sottoscritto, mercoledì 18 giugno alle 19 alla Libreria Anarres a Milano (Via Pietro Crespi 11).
Il ruolo delle università ai tempi di Trump
Difendiamo le università dagli assalti trumpiani, ma ripensiamo il loro ruolo sociale di Luigi Marengo, Scienza in rete
Mi vengono in mente varie metafore, per descrivere molte delle cose che sta facendo Donald Trump. Quella che in questo momento mi convince di più è l’elefante nel negozio di cristalleria: non può che distruggere tutto, era prevedibile che avrebbe distrutto tutto, chi l’ha fatto entrare voleva – probabilmente senza rendersi davvero conto delle conseguenze – che distruggesse tutto e sarà molto difficile ripartire dalla montagna di cocci che lascerà. Ma c’è anche un altro aspetto di questa metafora da tenere presente: il negozio di cristalli non era perfetto, anzi. E bisogna fare attenzione, nel cercare di salvare il salvabile dall’elefante, di non dimenticarsi dei tanti difetti presenti.
Cosa significa in concreto? Che il sistema universitario che Trump sta cercando di piegare al suo volere “ha dato il suo contributo al crescere della disuguaglianza e della frammentazione sociale della società americana”.
Esternalità cinematografiche
È colpa di Spielberg se non escono più film come E.T. e I Goonies di Gabriele Niola, Il Post
Il titolo è un po’ fuorviante e acchiappaclic – seppur con moderazione, parliamo sempre del Post –, ma l’articolo racconta una storia interessante per capire come si sviluppa la creatività in un ambito in cui ci sono forti interessi commerciali come il cinema. La decisione di introdurre, a metà degli anni Ottanta, la classificazione “PG-13” (se hai meno di 13 anni devi essere accompagnato da un adulto) ha influenzato la produzione cinematografica successiva, di fatto uccidendo il sottogeneri kids on bikes con temi relativamente “maturi” e protagonisti sotto i 13 anni.
Probabilmente ci furono anche altri fattori e il risultato potrebbe non essere del tutto negativo, visto che arrivarono film come Ritorno al futuro o Breakfast Club – esplicitamente citati nell’articolo come conseguenza del PG-13 –, ma il tema rimane interessante.
Un animale sociale. Ma non troppo
'Humans need solitude': How being alone can make you happier di Flora Tsapovsky, BBC
Non so bene come tradurre in italiano la contrapposizione tra solitude e loneliness, quindi tengo i termini originali. La loneliness è la solitudine di chi è privato di contatti e relazioni di cui avrebbe bisogno; la solitude è invece la solitudine di chi ha bisogno di isolarsi dagli altri e dalle pressioni sociali. Messa così è quasi banale, ma l’articolo sviluppa il tema più in profondità e mostra come l’esperienza della pandemia abbia cambiato la nostra concezione di solitudine, rendendo importante distinguere tra tra solitude e loneliness.