Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la mia newsletter di inizio settimana, in cui segnalo alcune storie interessanti per alleviare l’inevitabile tedio del lunedì mattina.
Ma come sempre, prima di iniziare, una foto: una delle tante immagini che mi ritrovo sul cellulare quando lo lascio incustodito in presenza della prole.
E poi, non per far delle critiche…
Per un onesto e umile ritorno alla “Critica” di Anna Rita Longo, Krínomai
Che cosa è una critica? Anna Rita Longo spiega bene sia cosa dovrebbe essere – una disamina attenta di un’opera, mettendone in luce limiti e pregi – e cosa oggi perlopiù è: semplice promozione, quando positiva, o frutto di invidia se anche solo parzialmente negativa. Quello che perdiamo è un dibattito culturale sano nel quale – sia chi quell’opera l’ha realizzata sia chi la legge, ascolta o guarda – vengono presentati altri punti di vista.
La mia esperienza personale di giornalista culturale è che i lavori più interessanti arrivano da chi le critiche non solo le accetta, ma le prende anche sul serio.
Locale è meglio
Il digitale ha frantumato la verità: ecco la pandemia senza vaccino di Walter Quattrociocchi, Agenda Digitale
Walter Quattrociocchi è quello del “fact checking non serve a niente”, posizione spesso presentata come “chi ha fact checking non capisce niente”. In questo articolo ha lo spazio per argomentare meglio la sua posizione. Il problema non è che le fake news siano intrinsecamente migliori della verità, ma che il sistema informativo attuale (senza gerarchie tra fonti, frammentato e con tantissimi contenuti) premia la capacità di catturare attenzione. Gli unici interventi non destinati al fallimento sono quelli che riguardano l’ecosistema.