Ciao,
sono Ivo Silvestro e questa è la 69ª edizione della mia newsletter settimanale di segnalazioni e riflessioni. Oggi parliamo di oroscopi e altre stronzate, giochi per allietare le cene familiari e miti natalizi.
Ma prima una foto – anzi tre:
Il sito “votailfuturo” è quello dei Giovani Verdi legato alle elezioni federali svizzere dello scorso ottobre – che non sono andate benissimo, per il partito ecologista –, ma il messaggio di questi adesivi non si esaurisce con le votazioni e potrebbe essere un discreto ma efficace promemoria della crisi climatica. Uso il condizionale perché la scritta “La crisi climatica è la più grande minaccia per l’umanità” è chiaro per quanto forse un po’ didascalico, ma “grazie al caldo, si riesce a lavorare molto bene” e “due onde si dimenavano su commissione, entrambe recitando” che cosa diavolo significano?
Gli oroscopi sono il male
L’astrologia è ovunque, in questo periodo. Ma credo sia opportuno distinguere due fenomeni molto diversi, entrambi eredi di quella che chiamerei “astrologia tradizionale”, la disciplina pre-scientifica in auge fino grosso modo al Settecento. E che ci ha lasciato da una parte gli oroscopi per i 12 segni zodiacali che troviamo sui giornali, dall’altra l’astrologia simbolica, quella che non fa predizioni basandosi su nessi causali tra astri e persone, ma che cerca di comprendere la natura umana guardando il rispecchiarsi di microcosmo e macrocosmo e altre baggianate new age. Quest’ultimo punto di vista è riassunto in un articolo pubblicato su Il Tascabile che avevo già segnalato: L’immaginazione e la rivoluzione; a esso aggiunto adesso il ben più interessante Le origini dell’astrologia psicologica di Virgil Darelli.
Lo dico chiaramente per i nuovi iscritti che magari non mi conoscono: l’astrologia è una pseudoscienza e se sparisse del tutto non ne sentirei la mancanza – il che non vuol dire che auspichi interventi di censura: mi auguro semplicemente che si perda interesse verso questa pratica così come è accaduto con la pallacorda.1
Tuttavia il fatto che sia una pseudoscienza2 è forse il minore dei problemi; anche perché tutto sommato innocua, rispetto ad esempio alla pseudoscienza di chi vuole curare i tumori col bicarbonato. Il vero problema è che gli oroscopi sono una stronzata (no, non è una volgarità gratuita) mentre l’astrologia simbolica è la negazione degli ideali dell’Illuminismo.
Su quest’ultimo punto ho scritto un articolo che sarà pubblicato nei prossimi giorni: per avere il link dovrete aspettare la prossima newsletter. Qui parlerò del primo punto: gli oroscopi sono una stronzata.
Perché? Parliamo di una forma di intrattenimento che raramente viene presa sul serio, sia da chi li pubblica sia da chi li legge. Ma non sono presentati come qualcosa di chiaramente falso, come accade ad esempio con la satira o con le opere di fantasia.
Gli oroscopi non pretendono di essere veri e non pretendono di essere falsi: sono quella via di mezzo che viene chiamata “post-verità” e che è caratterizzata, appunto, dal disinteresse verso ciò che è vero o falso – interesse che è invece presente sia nelle persone sincere sia in quelle bugiarde. Nella post-verità l’unica cosa che interessa è che un contenuto sia in qualche maniera interessante.
In un librino molto popolare, il filosofo Harry G. Frankfurt ha battezzato “stronzate” (in inglese Bullshit) queste affermazioni caratterizzate dal disinteresse per la veridicità. Gli oroscopi che troviamo sui giornali rientrano in questa categoria: non importa se sono vere o false, basta che le persone li leggano. Questa indifferenza verso la verità, soprattutto quando arriva su testate che dovrebbe fare informazione, è secondo me preoccupante.
Sto provando a usare ChatGPT
Questa newsletter al momento è ancora 100% umana. Ma sto cercando di addestrare ChatGPT a “scrivere come me”, per semplificarmi un po’ il lavoro. Il mio obiettivo non è propinarvi un testo interamente ideato e scritto da un’intelligenza artificiale, ma assistermi nella scrittura. L’idea è, grosso modo, quella di elencare i punti principali di quello che voglio dire e sistemare il testo che mi l’intelligenza artificiale mi restituisce.
Per ora è abbastanza un disastro. Nonostante abbia specificato di scrivere in maniera piana e diretta, questa è una parte del testo involontariamente comico che mi ha proposto per questo paragrafo:
Nel mio incessante perseguimento dell'eccellenza editoriale, ho intrapreso un esperimento affascinante: addestrare ChatGPT a emulare il mio stile di scrittura. L'obiettivo è ambizioso: creare un assistente virtuale in grado di riflettere la profondità analitica e la sofisticata narrativa che caratterizzano la mia newsletter.
Anche meno, ChatGPT, anche meno.
Due giochi per le feste
Le festività sono occasione per giochi di società e nei primi consessi familiari ne ho proposti due.
Il primo è il classico “Worldview Upgrader” di Gapminder: una serie di domande per mettere alla prova la nostra visione del mondo spesso distorta da diversi bias. Ad esempio: quante persone nel mondo hanno accesso all'acqua potabile entro 30 minuti dalla propria abitazione? (Tre possibilità: il 50, il 70 o il 90%). O ancora: nel 1990, il 58% della popolazione mondiale viveva in Paesi a basso reddito, qual è la percentuale odierna? (9, 37 o 61%).
Il secondo gioco è invece un vero gioco di società: Il trauma del tram.
La base del gioco è un esperimento mentale ormai classico: il trolley problem o dilemma del carrello ideato dalla filosofa Philippa Foot. Ce ne sono mille varianti (e un libro intero che ne descrive le principali) ma il concetto è sempre lo stesso: il tram non può fermarsi e colpirà chiunque si trovi sul binario A oppure sul binario B. A turno ogni giocatore impersona il tramviere e gli altri giocatori, divisi in due squadre, devono convincerlo a percorrere il binario degli avversari posizionando innocenti (sul proprio binario) e cattivi (sull’altro binario) più delle carte modificatrici. Così può capitare di avere da una parte “un fiore raro e bellissimo che contiene la cura per il cancro e l’AIDS”, “un magazzino pieno di corpi ibernati che un giorno potrebbero essere riportati in vita” e un centro di reclutamento del Ku Klux Klan (la cui morte tuttavia causerà un’apocalisse zombi) mentre dall’altra c’è “una festa a sorpresa per il tuo compleanno”, “tutta la tua famiglia” e “una tigre a cui piace la carne umana” (ma che ha avuto un’epifania filosofica che cambierà il mondo).
Ho trovato il gioco molto divertente oltre che filosoficamente interessante – ti costringe, seppure in maniera surreale, a definire le tue priorità etiche e a immaginare quali potrebbero essere le priorità di altre persone.
Due miti natalizi
Chiudiamo questa edizione della newsletter con due cose legate al Natale che, un po’ come i temi del Worldview Upgrader citato qui sopra, molti credono vere ma che in realtà non lo sono e che Facta ha verificato.
Quindi: no, il vestito rosso di Babbo Natale non è un’invenzione della Coca Cola (che comunque potrebbe aver avuto un ruolo nel definire l’abbigliamento di questo losco individuo che entra di nascosto in qualche milione di case ogni anno).
E no, a Natale non aumentano i suicidi. Anzi, andando a guardare la distribuzione durante l’anno dei suicidi si vede che questi sono più numerosi nella tarda primavera e in estate.3
Interessante, e un po’ inquietante, una possibile spiegazione del fenomeno:
Come hanno spiegato gli psichiatri Gene Beresin e Steven Schlozman, infatti, l’inverno favorisce in molti casi quella che chiamano “ibernazione emotiva”, in cui le persone si chiudono in casa, guardano la televisione e dormono di più, interagendo meno con gli altri quando le giornate sono fredde e cupe. La pressione dell’interazione sociale, invece, aumenta drasticamente con la stagione primaverile, in cui il clima si scalda e si esce di più di casa e tutto questo costringe a un livello di impegno sociale che per molti può essere fonte di notevole stress.
Se state pensando che non è il massimo chiudere la newsletter – l’ultima del 2023, tra l’altro – parlando di suicidi: avete ragione. Ecco quindi una bella storia sui progetti per salvare un uccello marino a rischio: I progetti per salvare la berta minore, la sirena del Mediterraneo di Francesca Buoninconti.
Non ho verificato ma sospetto che da qualche parte del mondo esistano ancora degli appassionati di pallacorda e che giochino – ma direi che sono una minoranza trascurabile.
Il problema non è tanto che non conosciamo nessuna forza fisica che possa spiegare come la posizione di Saturno o Urano in un certo momento possano influenzare la vita di una persona o gli eventi terrestri, ma che tutte le volte che l’astrologia ha prodotto affermazioni verificate queste si sono rivelate infondate, tipo il legame tra personalità e tema natale. Per altri dettagli rimando all’esaustivo dossier sull’astrologia del CICAP.
I dati citati da Facta sono riferiti agli Stati Uniti; ho cercato informazioni sull’Europa ma non ho trovato statistiche divise per mese.
Finalmente qualcuno che lo dice senza reticenze!